Storia

Arrivando qui si prova una strana sensazione, come un tuffo nel passato, dove non ci sono i rumori della vita frenetica della città, si ritrova un senso di pace e si abbandona la fretta, quella non serve, soprattutto in vigna.

 

L’azienda Masseria Laureano si estende per 107 ettari sulle colline di Tricarico in provincia di Matera in un territorio a volte aspro e difficile, a volte generoso ma in un contesto ancora incontaminato. Cosi nel 2010 si decide di impiantare un vigneto che è diventato il fiore all’occhiello dell’azienda. I prodotti che si ottengono in azienda a partire dai cereali con i grani pregiati, i prodotti orticoli, l’olio sono tutti rigorosamente biologici. Bisogna imparare a confrontarsi con i capricci della natura e godere dei bei risultati ottenuti quando tutto sembra difficile. Ma quando poi vedi i campi biondi di grano ed i grappoli succosi del vigneto si dimentica la fatica e ci sente orgogliosi di aver fatto in modo che le potenzialità di questa terra si siano concretizzate. E si pensa alla nuova semina ed alla nuova vendemmia.

Arrivando qui si prova una strana sensazione, come un tuffo nel passato, dove non ci sono i rumori della vita frenetica della città, si ritrova un senso di pace e si abbandona la fretta, quella non serve, soprattutto in vigna.

 

L’azienda Masseria Laureano si estende per 107 ettari sulle colline di Tricarico in provincia di Matera in un territorio a volte aspro e difficile, a volte generoso ma in un contesto ancora incontaminato. Cosi nel 2010 si decide di impiantare un vigneto che è diventato il fiore all’occhiello dell’azienda. I prodotti che si ottengono in azienda a partire dai cereali con i grani pregiati, i prodotti orticoli, l’olio sono tutti rigorosamente biologici. Bisogna imparare a confrontarsi con i capricci della natura e godere dei bei risultati ottenuti quando tutto sembra difficile. Ma quando poi vedi i campi biondi di grano ed i grappoli succosi del vigneto si dimentica la fatica e ci sente orgogliosi di aver fatto in modo che le potenzialità di questa terra si siano concretizzate. E si pensa alla nuova semina ed alla nuova vendemmia.

Cenni storici

 

“La vite ed il vino costituiscono da sempre un elemento vitale del paesaggio della Basilicata, la vendemmia e le altre operazioni di campagna hanno da sempre accompagnato il susseguirsi delle stagioni e scandito lo scorrere del tempo. Il vino costituisce la memoria storica di una regione, l’espressione più autentica dei valori di un territorio, magnifico strumento per veicolare la conoscenza della storia e della cultura dei luoghi di produzione.

 

La coltivazione della vite in Basilicata ha origini antichissime, testimonianza della sua presenza ci portano agli Enotri e poi ai Lucani antichi popoli che abitarono l’Italia meridionale fin dal 1200 – 1300 A.C., infatti secondo gli storici l’Enotria era così chiamata per la qualità eccezionale del vino prodotto. I Greci, alla fine del II millennio, iniziarono la colonizzazione dell’Italia meridionale dando origine a nuove comunità e promuovendo lo sviluppo del commercio con la madrepatria, sorsero così importanti centri sia in Campania che sul litorale ionico metapontino.

 

Le terre della Basilicata diventarono sede di vie di comunicazione e di trasporto delle merci. I Greci furono portatori di nuove conoscenze, infatti si deve ad essi l’introduzione di nuove varietà e forme di allevamento, ricordiamo l’alberello, ancora oggi usato in diverse zone della Basilicata, che meglio di altre si adatta ai climi caldi e siccitosi dell’Italia meridionale. La tradizione vinicola nell’epoca romana trova conferma nelle citazioni di Plinio e Stradone.

 

L’IGT “Basilicata” è riservata ai vini bianchi, rossi e rosati prodotti nell’intero territorio delle province di Potenza e Matera. Nell’ambito di questa IGT possiamo individuare un’ area che per storia, tradizione e diffusione della coltura dà origine a vini di particolare pregio, le Colline Materane. Le origini della coltura della vite in questa zona, cuore della Magna Grecia, risalgono al periodo degli Enotri e dei Lucani, i Greci in seguito hanno contribuito con l’introduzione di nuove varietà e nuove tecniche colturali.” (fonte: Regione Basilciata, “Repertorio Vini di Basilcata. Vitivinicoltura Lucana”)

Il territorio di tricarico

 

 

La storia del territorio di Tricarico racconta di un elevato numero di superfici coltivate a vite fino all’inizio del secolo scorso. Progressivamente i vigneti lasciarono il posto alle coltivazioni di cereali, fino quasi a scomparire. La memoria di famiglia narra di vendemmie eccezionali in Masseria e di grappoli d’uva strepitosi, da cui si otteneva vino bianco (pare malvasia) e vino rosso. Tutto il territorio di Tricarico era rigoglioso di vigneti.

 

Testimonianza di questo la troviamo nei sotterranei delle case gentilizie del borgo, dove sono tuttora presenti numerose e grandi cantine rimaste ancora intatte nel tempo. Pare che esista una Tricarico sotterranea, le cui cantine sono tutte collegate tra loro e permettono il passaggio attraverso il borgo lontano da occhi indiscreti. Nell’antica cantina del nostro Palazzo Laureano, situato accanto al duomo, sono ancora presenti grandi botti d’epoca, a testimonianza che la famiglia traeva in passato, dalla produzione del Vino, gran parte delle proprie risorse. Su alcune botti sono ancora presenti i nomi, scritti con gesso, di alcuni grandi clienti, fra cui Ronchi, che pare acquistasse il vino in queste zone.